lunedì 19 marzo 2012

La strada verso Sanremo - si parte

Un corridore si affaccia mentre i tifosi aspettano
Sabato mattina. E' molto presto quando i primi motor home raggiungono Piazza Castello ma Milano è già in strada. Moltissima gente si aggira tra i grandi autobus amnmirando le biciclette ed i preparativi. I più curiosi si affollano sulle uscite aspettando i corridori che esitano ad mostrarsi. Ogni tanto uno di loro si affaccia e scattano allora decine di fotografie. Non ha alcuna importanza se si tratta di un grande campione o di un signor nessuno: la gente è assetata dei propri beniamini.

Tutti i gesti dei corridori
Finalmente i protagonisti escono dai loro nidi. Qualcuno si dirige frettolosamente verso il foglio firma, qualcun altro si attarda a parlare con un giornalista od un parente. La tensione è altissima, il cuore in gola, ma si fa finta di nulla, quasi fosse una corsa qualunque. I gesti dei corrdori sono meccanici, il loro modi di toccare la bicicletta, o di sedercisi sopra, quello consueto di verificare i freni. La gente li ammira e li lascia fare: tutti hanno la consapevolezza del lungo viaggio che attende questi ragazzi.

Volti tra la folla
Di tanto in tanto, tra la folla fa capolino un volto noto, uno di quelli ammirati decine di volte alla televisione. Ma è giusto un momento perchè quel volto sparisce tra mille altri. Dietro un tifoso, dietro una telecamera, un microfono od un autobus. Sono istanti, attimi che si devono raccogliere al volo. In questa meravigliosa confusione sta prendendo forma la magia della corsa che verrà.
Duecento storie diverse
Ciascuno dei duecento partenti ha una sua storia, un suo desiderio per la giornata. Non tutti partono per vincere, quasi tutti devono affrontare il viaggio con un compito ben preciso di supporto a qualcuno più in gamba di lui. Ma ciascuno ha il suo piccolo sogno che custodisce gelosamente per se stesso. Ciascuno di quei duecento atleti ha una sua preoccupazione, una sua visione della giornata. La mattina apre le porte a tutti, sarà la strada, a breve, a rimettere le cose a posto.
Ti sento ma non ti ascolto
Un sorriso tirato è la prova che il corridore non sta ascoltando. L'intervistatore ripete meccanicamente le stesse frasi, le stesse domande già ascoltate decine di volte. Il corridore sa che è fiato inutile, che la sera stessa quelle dichiarazioni saranno carta straccia. Appare quasi una penitenza crudele che toglie spazio ad un sano abbraccio con i tifosi.
Tutto inutile, è già sul Poggio
Un ragazzo lo insegue da duecento metri con un blocco in mano; non rinuncia facilmente all'autografo. Quasi con tono implorante continua a ripeterne il cognome senza che il corridore neppure si volti. Non ne ha le forze. Mancano poco meno di cinque minuti alla partenza e la tensione è alle stelle. Il corridore, favorito per la vittoria, non ha la testa che alle curve del Poggio, è già idealmente su quelle rampe e tutto ciò che accade intorno è d'un altro mondo.

L'amore che li ha portati quì
I ragazzi si tengono vicini alla madre, quasi smarriti dalla confusione che li circonda. Il più piccolo è in braccio e non sta fermo un attimo. La Sanremo non sanno neppure che cos'è, ma l'amore della loro madre li ha portati su questa strada ad ammirare la corsa. Forse tra qualche anno torneranno per conto loro, spinti dal ricordo di quest'oggi. E' stato così per tutti. La corsa che passava e che lasciava quel sentimento incompleto dentro. Quel sentimento che ancora non si quieta.
Come la vediamo un poco tutti
"Non la vediamo tutti coi medesimi occhi perchè ognuno di noi ha la sua sensibilità, la sua epidermide, la sua volontà ragionante, la sua nascosta valvola di commozione, il suo intimo io composto di tante corde umane e sezionato in multipli congegni motori."
Che lo spettacolo abbia inizio

Duecentonovantotto chilometri all'arrivo. Viene paura solo a pensarci. Una fuga nata subito, il gruppo che ha inseguito tutto il giorno e poi il finale travolgenete. Nei prossimi post cercheremo di raccontare le emozioni che abbiamo vissuto.

2 commenti:

Marines ha detto...

Pelle d'oca........
Una POESIA questo Post........
e....aspetto con ansia la continuazione!!!!!!

Ciao Mitico dal MARINES.

Alessandro Federico ha detto...

Ciao Marines, grazie.