Non esiste altra corsa che possa rappresentare meglio il ciclismo. Pietre e vento nella campagna del nord, dove soltanto adesso si affaccia la primavera. Ma, a volte, la primavera prende il volto di una fredda e piovosa giornata d'Aprile, ed allora, si scatena l'inferno. Tutto diviene ostile. Tutto appare tetro e minaccioso; persino i tifosi, non più capaci di fornire sostegno, ma diavoli che dal fango emergono ed inghiottono chi non è capace di resistere alle pietre. Le pietre, che assopite dalla lunga attesa, attendono pazienti mentre croci e mulini vegliano sul loro duro silenzio di porfido. Arriverà il giorno della Roubaix!
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