I Colombiani Fabio Duarte e Rigoberto Uran |
Sono tornati vent'anni dopo Lucho Herrera e sono tornati attrezzati. Non si tratta più soltanto del talento cristallino d'un purosangue, ma di un infornata di corridori dotati, completi ed organizzati. Ciò che più mi ha colpito sulle strade del Giro è il sostegno che questi corridori ricevono dai loro numerosi connazionali. Sono donne, famiglie, bambini, giunti qui da noi da tempo, comunità intere di immigrati che hanno saputo integrarsi, hanno imparato la nostra lingua ed i nostri costumi, ma che rimangono profondamente legati alle loro origini. Per questa gente la maglia rosa, orgogliosamente indossata da uno di loro, è soprattutto un riscatto. E questi ragazzi in bicicletta sanno quanto sia necessario questo riscatto.
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