Doumulin traina Van Avermaet, Stybar e Wellens - Strade Bianche 2017 |
Ci siamo chiesti se fosse più notizia il debutto di Froome al Giro, o il ritorno di Doumulin. Tra i tanti pareri ci siamo dati una risposta diversa, che guarda più al percorso di avvicinamento alla sfida della maglia rosa, che alla caratura del pretendente.
L’anno scorso tra gli olivi Senesi non c’erano soltanto i draghi delle Classiche, ma pedalavano decisi verso il traguardo anche due uomini da Giro, che erano venuti in Toscana a preparare la corsa rosa sfidando gli Italiani sulle strade di casa. Doumulin e Pinot (ma poi anche Quintana e Thomas alla Tirreno) hanno capito che per vincere il Giro bisogna essere competitivi già ad inizio Marzo, alle Strade Bianche od al più tardi una settimana dopo, sulle coste Marchigiane. Non è solo una questione tecnica ma di affiatamento, di simbiosi tra corridore e territorio, tra atleta e pubblico, che si crea attraverso la sfida lanciata a viso aperto. Lo scorso anno, tra le crete, Pinot era in fuga e Doumulin pilotava l’inseguimento: entrambi erano lì per vincere, non certo come comparse. Tra poche settimane sapremo se Froome, annunciato al Giro, vorrà seguire questo esempio e calarsi nei panni dello sfidante nell’attesa Classica Toscana. Perché al Giro non ci saranno più soltanto gli Italiani, ma tanti corridori stranieri che sulle nostre strade sono ormai di casa.
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