giovedì 14 novembre 2019

L'istante

Egan Bernal, Il Lombardia 2019
Fotografare alle corse comporta sempre una discreta dose di fortuna. E' evidente l'impossibilità di riuscire ad essere presenti in tutti i momenti più avvincenti e significativi della corsa, anche se nei giorni precedenti e fino poco prima della partenza, è frenetico lo studio di tutta una serie di strategie, manovre e piani d'azione per riuscire ad identificare in quale punto del percorso sarà più conveniente fermarsi per scattare "la foto". Normalmente tutti questi piani risultano inutilizzabili già pochi secondi dopo la partenza. A volte anche prima, se non ti parte la macchina (mi è accaduto più di una volta). Avere piani di riserva non serve perché lo sviluppo reale degli eventi rende inutilizzabili anche quelli. La morale è che alle corse si è (quasi) completamente in balia degli eventi. L'unica cosa veramente utile è il mantra che Clint Eastwood recitava ai suoi Marines nel film Gunny: "improvvisare, adattarsi, raggiungere lo scopo". Io il film non l'ho visto, me lo ha raccontato il mio amico Frank (bravissimo fotografo peraltro) e da allora non l'ho più dimenticato. Al Lombardia quest'anno le cose sono andate ragionevolmente bene. Innanzitutto la macchina è partita e quindi ho almeno potuto seguire la corsa, anzi anticiparla sul Muro di Sormano, mio luogo preferito. A fine corsa, a Como, ho poi incontrato i mie amici: Eloise, del dinamico duo - insieme a Francesco  -dei Tornanti.cc e Vittorio, amico e ciclista di vecchia data. Mentre si scherzava per stemperare la tensione della lunga giornata ecco l'inaspettato: Egan Bernal, arrivato secondo nella gara, ci passa a fianco, a pochi centimetri. E' questione di un istante alzare la macchina fotografica, mettere a fuoco e scattare, sperando di non aver sbagliato nulla. Un istante... e un po' di fortuna.

Nessun commento: