sabato 22 febbraio 2020

Un caffè ad Andora

La lunga fila di Andora - Ricordo della Milano Sanremo 2014
Andiamo a prenderci un caffè al caldo, che qui tira un vento freddo bagnato di questa pioggia gelata. Andiamocene dentro, sebbene la corsa stia arrivando. E' da questa mattina che siamo sotto l'acqua, senza neanche un minuto di tregua. Andiamocene al caldo, che sta giornata mi è venuta a noia. Sarebbe quasi da non proseguire oltre, che quando è troppo è troppo! Rischiamo di fregarci l'attrezzatura fotografica per qualche immagine che, se va bene, come minimo sarà confusa tra luci e buio, con i corridori irriconoscibili, coperti da capo a piedi con le loro mantelline, poveretti. Almeno loro li pagano, mentre quello che stiamo facendo lo facciamo per pura passione. Prendiamoci un caffè, o meglio ancora una cioccolata calda, lunga e calda e poi torniamo e mandiamo a quel paese questa corsa dannata, che è il secondo anno che ci frega col tempo. Non la chiamano la Primavera? L'anno scorso abbiamo pure preso la neve, altro che primavera. Prendiamoci questo tempo per noi e lasciamo stare i suoni delle sirene, le grida di quei pochi che sono accorsi in strada. Pensiamo a tutti gli altri che sono rimasti a casa sul divano. Oppure vediamoci ancora sto passaggio del cavolo, per dar senso a tutta questa strada, al tempo rubato alle nostre famiglie. Se è passione, passione sia fino in fondo. Ed al diavolo il caffè!

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