Ancora una volta caldo insopportabile. La mattina, quando mi sono alzato, mi sono reso conto di essere in una specie di deserto. Ieri sera con il buio non mi ero reso conto che questo colle è praticamente privo di alberi ed al loro posto proliferano arbusti bassi e spinosissimi che non offrono alcun riparo dal sole; le rocce sono bianche, come quelle del Ventoux e riflettono il sole. Una specie di inferno. La gara invece è stata avvincente: Luc Leblanc ha fatto una splendida azione anche se penso che sia stato ripreso prima del traguardo. Io di questo Tour non sto praticamente vedendo nulla; non so chi vince le tappe, i distacchi, scopro di giorno in giorno cose nuove dai giornali del giorno dopo, eppure non desidero affatto essere a casa davanti alla TV. Mangio male (a volte neanche mangio), dormo peggio e soprattutto non ho un bagno per lavarmi ma ho l’opportunità di seguirmi questa gara meravigliosa e di vivere al seguito di questa manifestazione. Seguito non ufficiale, ovviamente. Siamo una specie di carovana parallela alle prese con cartine stradali, divieti di transito e tanto, tanto caldo... (da Raccontami ancora - continua)
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