L'escalation verde pare abbia contagiato anche i giornalisti Spagnoli sul traguardo di Gap. Così almeno riportava l'inviata della RAI in telecronaca, che ha visto i colleghi con la maglia intonata al colore di Freire. Per la cronaca le mie gufate di ieri mi si sono ritorte contro, con Freire trionfante in versione Hulk, e Canvendish al gancio sul cavalcavia di giornata.
Il resto è caldo e arsura. Quello che i magnifici paesaggi Provenzali trasmettono in questa stagione. Il gruppo in mattinata aveva lasciato sulla destra il Gigante bianco di Provenza; il Mont Ventoux, che quest'anno non è stato scalato. Ma domani non aggirerà altrettanto semplicemente il Colle dell'Agnello. Salita ormai mitica del Giro d'Italia che il Tour affronta per la prima volta. L'Agnello è lontanissimo da Pratonevoso, eppure sono continto che accadrà qualcosa di molto importante già lungo questa tarribile salita.
Il versante Francese è meno ostico di quello nostrano, ma è più lungo. Inoltre, in cima, si arriva comunque alla stessa quota. Duemilasettencento e spiccioli, che fanno tremare le gembe solo a pensarci.
L'Italia aspetta il Tour. Io aspetto notizie dal mio amico Ed che seguirà la Grand Boucle per Pezcycling sino a Parigi. Chissà che, di tanto in tanto, non ci faccia qualche sorpresa?
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