Era nell’aria. Era chiaro che prima o poi Andy Schleck avrebbe vinto qualcosa di importante. E’ capitato ieri con la vittoria nella Classica più antica, la Liegi – Bastogne – Liegi. Il Lussemburghese ha vinto alla grande, con una fuga lunga, dominando avversari e percorso. A tre dall’arrivo addirittura se la rideva, mentre dietro, fior di campioni, tentavano inutili reazioni con la lingua che strisciava sino a Bastogne. La vittoria del giovane di famiglia (Frank controllava agilmente dietro) è stata coronata da una condotta di squadra esemplare. Tutta la Saxo Bank è stata favolosa. Gli Italiani? Poco e male. Usciamo praticamente distrutti dalla primavera, con il solo Rebellin capace di regalarci una grande soddisfazione. Vogliamo consolarci? L’anno scorso ci andò peggio.
Due parole sul percorso della Liegi. Come era bello quando la Redoute era il punto chiave della corsa. Adesso il nuovo simbolo di questa corsa è la periferia di Liegi con ottimo panorama sullo stadio dello Standard Liege e su operosa industria siderurgica.
Due parole sul percorso della Liegi. Come era bello quando la Redoute era il punto chiave della corsa. Adesso il nuovo simbolo di questa corsa è la periferia di Liegi con ottimo panorama sullo stadio dello Standard Liege e su operosa industria siderurgica.
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