Adesso che è Maggio si risveglia la magia del Giro. Tutto cambia; dalle giornate fresche ed umide ci troveremo quasi sorpresi a ripararci sotto le fronde di un vecchio rovere, in attesa del gruppo. Adesso che è Maggio si torna bambini, quando i pomeriggi erano lunghi e rischiavano di non finire mai. I giochi erano sempre gli stessi e la bicicletta era, tra i tanti, quello più bello. Adesso che è Maggio risuonano ancora una volta gli schiamazzi nel cortile in pietra e tutto gira e rigira senza senso alcuno se non quello di arrivare ancora una volta a sera. Il richiamo e la minestra a raffreddare sul davanzale. Arrivava sempre, in quei pomeriggi, la chiamata dell’altoparlante che riuniva tutti noi sulla strada. Era la corsa di biciclette che passava. Chissà mai se fosse stato il Giro od una corsa di paese. Era bellissimo, quel turbine indistinto di colori. Le grida di noi bimbi ed il frusciare delle ruote, che ad ogni passaggio rinnovano quella magia di allora, adesso che Maggio è finalmente tornato.
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