lunedì 3 agosto 2009

Speciale Mondiale 2009 - Tutto da rifare (tutto sbagliato?)


Rieccoci all’appuntamento con il Mondiale. Un anno dopo. Ad un anno dalla splendida stoccata di Ballan in quell’ultimo, esaltante giro sul circuito di Varese. Ricordate? Era una giornata splendida, come solo Settembre sa regalare. Era una giornata calda, ma pur sempre autunnale. I pomeriggi sono brevi e tutto anticipa la stagione che verrà. Il lago si dipingeva di fuliggine e le voci della gente si perdevano tra gli angoli di una città spettrale. Non c’era nessuno. Tutti sulle strade del circuito. La gara si era svolta in maniera forse inaspettata; sulla ruota dei nostri. Eppure la selezione, giro dopo giro, non era mancata. Quando Bruseghin aveva suonato la rincorsa alla fuga del mattino, la gente aveva capito. Si fa sul serio. Era stato un crescendo. Gli scatti di Paolini. Poi Ballan. Poi Bettini. Poi Cunego. Poi Ballan ancora. E poi di nuovo Ballan. Sino a quell’ultimo magnifico affondo nel centro di Varese. E Cunego secondo. E Rebellin quarto. E Bettini a braccia alzate che salutava. Non sembrava vero. Pareva, allora, l’inizio di un nuovo ciclo. Il passaggio del testimone tra una generazione e quella nuova.
Nulla di tutto questo. Una anno nero per i nostri colori. A cominciare proprio da Ballan. Non abbiamo vinto nulla di davvero importante. Persa (male) la Sanremo. Perso il Fiandre. La Roubaix. La Liegi. Perso il Giro ed (ovviamente) il Tour. Rimane poco. Se non la consapevolezza di aver (purtroppo) avuto ragione. Patiamo il “buco” generazionale (ne avevo parlato un anno fa proprio qui). Così sono curioso di capire come farà Ballerini a mettere in piedi una Nazionale nuova. Oppure si affiderà ancora alla vecchia guardia?

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