domenica 4 luglio 2010

Tour 2010 - Il lungo abbiocco

Inutile dire che il caldo ha favorito la dormita; la prima tappa del Tour ha fatto il resto. Nulla di fatto, il gruppo viaggia a favore di vento nella seconda perte del percorso. L'unico (grande) ostacolo naturale diventa prezioso alleato. Così i propositi di battaglia e di agguati cadono, e son giusto alcune cadute le uniche emozioni riservate agli spettatori. Ce le saremmo risparmiate volentieri. Sul mare del Nord nessuno ha avuto il coraggio di osare. Questa la notizia da registrare al primo giorno di quella che sarebbe la corsa più grande. La scusante del "si va troppo forte da giorni, siamo stanchi" non regge. Si è evidentemente voluto rimandare tutto alla terza tappa, quella del pavè. Se devo fare una lista di vincitori e vinti tra i vincitori di oggi metto certamente Contador, Basso e gli Schleck che ringraziano di cuore. Vince Petacchi e con lui la Lampre che ci ha creduto. Vincitore è Adam Hansen che è riuscito a finire la tappa nonostante una brutta caduta ed il conseguente dolore alla spalla sinistra. Tra i vinti metto Armstrong ed i ragazzi della HTC: erano loro a dover attaccare. Bisogna dire che se una vecchia volpe come il Cowboy ha deciso di non rompere le scatole al pistolero, evidentemente i conti li aveva fatti tutti e bene. Nel bilancio di un Tour difficile, evidentemente un approccio western non è stato preso in considerazione. Vinti, nettamente, gli spettatori. E quì parte il mio pistolotto agli organizzatori. Le riusciamo a trovare strade un pochino più strette tra Olanda e Belgio? In due nazioni dove le corse importanti si corrono su viottoli di due metri, il Tour de France è riuscito a trovare solo delle autostrade. Chiaro che la selezione ce la possiamo scordare. Non se lo meritano gli spettatori sulla strada (veramente una folla), e non ce lo meritiamo noi, forzati del televisore in questa calda settimana di Luglio.

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