Ci siamo. Il Tour giunge al suo epilogo, ai giorni della verità: i Pirenei. Questa sera, guardando a ovest, i corridori ne distingueranno i profili o, forse, soltanto li immagineranno. L'ombra delle cime già s'allunga sulle strade nelle cupe e strette valli. I Pirenei sono crudeli e solitari. Paiono celare chissà quale orribile segreto. Sono montagne brulle, eppure ricche d'acqua. Le strade si arrampicano sui fianchi di erba e roccia. Ce n'è per tutti i gusti. Domani si giunge in Arriege, poi ci si sposta sui Medi ed infine sugli alti. Li scalano praticamente tutti ed addirittura due volte il Tourmalet. Sarà caldo o nebbioso? Sui Pirenei il tempo è folle. Un giorno può essere una canicola, mentre quello successivo si battono i denti. Quì emergeranno gli uomini duri. Basso ha tutto lo spazio per riaffermarsi e potrebbe addirittura diventare arbitro della sfida del momento. La sfida tra i due là davanti, che non vedono l'ora di darsele di santa ragione. Entrambi sono convinti di potercela fare. Entrabi dovranno dimostrarlo.
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