domenica 12 dicembre 2010

Passo del Turchino


Immerso nel nulla. Per questo fantastico. Vai lassù solo per la corsa, perchè lassù non c'è altro. A questo luogo del ciclismo è legata la Milano Sanremo. Lassù nacque il mito della Classicissima, quando polvere e fango erano nemico ed avversario. Lassù si sale ancora per onorare il passato e per cercare di ritrovarlo. Un giorno qualcuno mi disse che era molto meglio il passaggio sul Turchino che quello sul Poggio. Per anni quel passaggio mi ha detto tutto sulla Sanremo. Non v'era altro che quel minuto di emozione. L'antica e stretta galleria ne è il simbolo perchè dall'altra parte si sbuca nella luce. Perchè dall'altra parte, in Marzo, l'aria è dolce e già si sente l'odore delle mimose. Il Turchino oggi è niente. Un dente poco temuto d'una corsa che si decide solo alla fine. Ma quel passaggio rimane senza eguali. Il gruppo che si getta il Riviera rinnova d'anno in anno la mia età. E' il rintocco del tempo, un orologio che non riesci ad ingannare. Il gruppo passa ed un anno vola via. Ed il Passo del Turchino torna ad essere immerso nel nulla.

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I luoghi del ciclismo che amo. Quelli dove ho ritrovato lo spirito più intimo di questa passione.


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