sabato 1 gennaio 2011

Colle della Fauniera

E' l'essenza stessa della montagna. Una stradina, una lingua d'asfalto che a stento ricopre le pietraie di lassù. La senzazione di essere estraneo e minuscolo al cospetto del valloni a strapiombo, e delle rocce compatte che ti sovrastano. Le anemoni che illuminano di giallo intenso i prati verdi, ed i fischi delle marmotte che si contano a migliaia. Una salita bestiale che non termina mai, ed il gruppo che diventa pian piano sempre più piccolo, sino a rimanere uno solo. Un muro di neve che cinge il colle, ed una discesa folle per arrivare a valle. Sono stato lassù nel giorno in cui Pantani cercò di distruggere il Giro. Lo frenò soltanto la discesa. Quel giorno noi tifosi avevamo riempito i prati, invaso i valloni, sembrava di essere al Tour. Dal un lato all'altro del vallone si inseguivano le grida dei tifosi che anticipavano il passaggio di Pantani. Esisteva soltanto lui. Fu una meravigliosa giornata di ciclismo. Una delle ultime.
.
I luoghi del ciclismo che amo. Quelli dove ho trovato lo spirito più intimo di questa passione.

Nessun commento: