domenica 20 febbraio 2011

Poi sarà il gruppo a transitare


Sono alle porte le competizioni del Grande Ciclismo. Le Strade Bianche, la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Le grandissime Classiche di primavera. Il gruppo già macina chilometri lungo le strade di tutto il Mondo per presentarsi al massimo per le gare che contano. Gli squadroni anglosassoni sono attrezzatissimo per fare il pieno di vittorie e le squadre Italiane, una volta vere corrazzate, oggi boccheggiano e faticano a rimanere all'altezza delle avversarie. Già ai cigli delle strade si risveglia lentamente la vita. Sarà un bocciolo pronto ad esplodere oppure il fugace movimento d'una lucertola. E' la primavera che ormai è pronta a rivivere. Nulla potrà fermarla. La corsa del sole è inarrestabile verso cicli più ampi ed il ciclismo è ormai pronto a celebrare questo evento. Le voci del gruppo si rincorrono e parlano una lingua comune: l'attesa per le grandi competizioni. I campioni preparano le gambe mentre i gregari possono permettersi di sognare all'ombra dei loro capitani. C'è spazio per tutti sinchè la ruota non dirigerà verso i traguardi giusti. Allora dalle intenzioni si passerà ai fatti; ed i fatti sono terribilmente difficili. Le corse di Primavera sono gioielli rari, la cui raccolta è estremamente complicata. Lo scorso anno Lovqvist ha perduto le Strade Bianche per una curva presa male. Una buca, una ruota che si sgonfia, un attacco sottovalutato, basta nulla per perdere una di queste corse. E serve una vita per prepararle. Gilbert, nuovo padrone delle corse di un giorno, dirigerà sulle strade di Toscana per preparare il suo assalto al Poggio. Il coraggioso corridore Belga segue la Sanremo da una vita pur sapendo che la Classicissima ama negarsi anche ai più grandi. Hushovd lustra la maglia arcobaleno e sa di poter vincere sul lungomare Calvino; ha già sentito l'odore di quel gradino, lo ha mancato per pochissimo, ed è determinatissimo. Pozzato, ridimensionato da stagioni poco entusiasmanti, riflette sui suoi sbagli e speriamo che riesca a riprendere quel bandolo che ormai gli sfugge da un lustro. Cavendish e Boonen già hanno vinto in sprint difficili e le nuove leve non le mandano certo a dire. Sagan pilota una serie di ragazzini che non hanno alcuna voglia di attendere. Guardini sembra una belva quando sprinta. Nell'ombra lavora Alessandro Ballan, bastonato e pugnalato sin da quella magica sera di Varese di due anni fa. Le sue lunghe leve hanno già piegato gli avversari sul Poggio. Hanno già selezionato il plotone sulle bianche strade di Toscana. Hanno già demolito gli avversari sul grammont. Alessandro fatica nell'ombra ma è terribilmente affamato: ha poco da perdere e nessun velocista in squadra a sbarrargli la strada.
Nel gruppo un grande campione già sta ponendo quelle basi per stupirci una volta ancora. Al primo raggio di sole, o sotto il diluvio. Già le Strade Bianche fremono. Il brecciolino ne preserva ancora la loro veste.
E poi sarà il gruppo a transitare.

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