Torino festeggia più gli Alpini che il Giro in questa partenza a tutta velocità tra biciclette futuristiche e caschi aerodinamici. Torino scende in strada per una festa davvero Italiana (il raduno degli Alpini) e per fortuna la giornata è splendida. Ne gode il Giro, che rischia di diventare una festa straniera, sfruttando (ottima idea) il palcoscenico di altri, quasi ad imitare il "cantante senza pubblico" de "Le Iene". Bene così, la cronosquadre è una prova spettacolare e la gente ne rimane affascinata. Alla fine la spunta la HTC, squadra attrezzata e solidissima. Squadra che è parte di quel "club" di grandi che oggi nel ciclismo fanno la differenza. Ricordate le parole di Gasparotto a Liegi vero? sono pesanti come macigni e dobbiamo sempre averle a mente - "Le squadre anglosassoni sono delle vere e proprie corrazzate contro le quali non siamo preparati a competere; in alcun modo." Ecco però che uno dei nostri, Pinotti, fa parte di una di quelle corazzate e, visto che indossa il tricolore (campione nazionale di specialità), i suoi lo fanno passare davanti sulla linea d'arrivo. Risultato: dalla maglia tricolore alla maglia rosa proprio ai margini di una festa così significativa per il centocinquantenario.
Ha comunque le ore contate la nostra bella favola. Pinotti rischia di perderla subito, la maglia. Già domani le ruote veloci si incroceranno dalle parti di Parma, sempre che la fuga non riesca ad arrivare. Tra abbuoni e gomitate Pinotti potrebbe tornare tra la plebe già domani sera; e noi con lui.
Foto RCS
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