lunedì 26 marzo 2012

La strada per Sanremo - I colori che mi hanno accompagnato

Nibali, seguito da Gerrans mentre da dietro rinviene Cancellara
Parto dalla fine, dallo scatto di Nibali sul Poggio. Un gesto coraggioso che meritava molto di più. Quella stradina incantevole che guarda il Tirreno e si insinua tra serre e case è un simbolo concreto del grande ciclismo. Ogni metro, dal bivio in avanti, racconta di attacchi, delusioni, sacrifici e voli stellari. Ogni pedalata ha un perchè ed è magico vivere quei momenti di tensione enorme che anticipano il passaggio. La auto velocissime che sfrecciano ed il rumore delle pale dell'elicottero. Questa volta i corridori mi hanno fatto veramente paura, salivano fortissimi ed a pochi centimetri dalle mie gambe. Emozione nell'emozione di una giornata che non dimenticherò mai.

Arriva la primavera
Il passaggio del gruppo è festa di colori nella campagna che è ancora spoglia. E' passato da poco mezzogiorno, ma non sento fame, oggi è una di quelle giornate che non senti nulla e potresti andare avanti per ore senza ascoltare il tuo corpo. Oggi la mente è rapita dalle immagini che la circondano.
Fabian Cancellara circonato dai compagni di squadra
Ad un tratto, tra i tanti, emerge la pedalata del grande campione, che è venuto su queste strade per trionfare. E' un attimo prezioso, difficilissimo da cogliere, e per questo ancora più speciale. E' rubare un momento di corsa alla cronaca e custodirlo in questo piccolo mondo di ricordi speciali. Mentre la corsa viaggia veloce verso il mare.
Il passaggio veloce sulle strade della Milano Sanremo
Sul ciglio della strada è un attimo. E' un muro di corridori che ancora chiaccherano e scambiano battute, ma il cielo è già cambiato, le nuvole sullo sfondo preannunciano l'incipiente vallata oltre la quale si scorgerà, turchino, il mare.
Mark Cavendish prima della crisi
Indossa la maglia che indossarono i più grandi. La gente lo riconosce e lo chiama per nome. Viaggia nelle prime posizioni del gruppo, paziente, orgoglioso ed ignaro dell'umiliazione che lo attende. La sua mente è rivolta al lungomare di Sanremo mentre i sogni si spegneranno sulla salita di Noli, poco dopo aver svoltato a monte, presso l'arco delle vecchie mura. Ciò che Cavendish non sa è che sulla spiaggia di fronte a quell'arco ogni mattina i pescatori tornano con i loro gozzi, trainati da un verricello, con le conche piene di acciuge e pesce azzurro. Qualche sgombro e persino qualche palamita. Egli non sa dell'odore di mare e della pace di quella spiaggia, ora, che le automobili lo lasciano in una nuvola di fumo e le urla dei tifosi lo frastornano.

Il gruppo all'attacco dei Capi. Siamo alle ultime battute.
Il cielo improvvisamente si apre di nuovo ed un forte vento spira dal mare verso l'interno d'ogni valle. Il gruppo si raggomitola pur andando fortissimo, tanto che gli spettatori, presi alla sprovvista, sono costretti ad un passo (o due) indietro. Lo spettacolo del passaggio rapido del gruppo inferocito è qualcosa di unico, che si vive in poche altre occasioni. Il finale ad altissima tensione. Intanto, per contrasto, il mare prosegue nel suo ritmo, cadenzato dal frangersi apparentemente uguale dell'acqua. Una volta una persona mi disse che ogni onda è unica e diversa; ed io scopro solo oggi che aveva ragione.
Mattew Goss stringe i denti sul Poggio. Questa volta non sarà sufficiente.

Eccoci da dove avevamo cominciato. Con gli ultimi che seguono tenacemente la ruota di chi li precede e così via fino al primo, che compie uno sforzo immane. Questo è l'essenza del Poggio da qualche anno a questa parte. Questa piccola collina fiorita che vive una volta all'anno e poi torna a contemplare il mare. Siete mai stati sul Poggio? da una parte la meraviglia d'un balcone sul mare più bello del mondo. Dall'altra la strada. Non avrebbe senso guardare la strada, non fosse che oggi, tra un minuto, tra un attimo, passerà la corsa, quella che passa una volta all'anno, quella che ci fa vivere e poi morire. Tra un attimo e poi, tra un anno ancora. Forse, sarà un arrivederci o forse un addio; nulla è mai scontato. Specialmente le storie di mare.

2 commenti:

Angelo Giangregorio ha detto...

Un bel pezzo nello stile che sto imparando a conoscere e riconoscere.
Un piacere da leggere e guardare.

Alessandro Federico ha detto...

Grazie. Ma tra un post s'ha da parlare d'un incontro speciale!