Ricordo di una corsa pedalata a denti stretti, con la paura che l'avversario scartasse e buttasse a terra tutti quanti. Ricordo d'una strada impetosa, sperduta e senza senso in una campagna dimenticata, senza poter davvero orientarsi e conoscere la via del ritorno. Ricordo d'un passaggio rapido di immagini che si confondevano tra loro. L'umore che era impalpabile in quanto completamente assorbito dalla mente. Ogni metro era una preghiera per rimanere in bici.
Ricordo d'una nube intera che m'avvolse, mentre il cuore batteva all'impazzata e non sentiva ragione per rallentare. Ricordo la presa furiosa sul manubrio e le gambe che tremando quasi non rispondevano al cervello. Ricordo la ragione che mi suggeriva di lasciar perdere ed uscire da quell'inferno e ricordo l'emozione che mi portò a chiudere gli occhi , a stringere i denti ed a pensare che forse sarei morto. Così, un attimo prima di continuare a pedalare.
2 commenti:
Foto stupende.......
Che emozione!!!!!!!
E' una corsa unica, le foto vengono fuori da sole...
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