Verso Rocca di Cambio, Marzo 2002 |
Era da giorni che ci pensavo. Forse da mesi, da quando avevano svelato il percorso e stabilito che il Giro sarebbe arrivato a Rocca di Cambio. Ripetere una fotografia che mi era rimasta nel cuore. Esistono immagini che vanno oltre l'immagine di chi le vede, perchè racchiudono i momenti speciali di chi le scatta. Quel giorno fu un momento speciale. Stavo per partire e ritrovare la donna della mia vita; un lunghissimo viaggio mi stava per riportare da lei. Rimasi a lungo, dopo il passaggio del gruppo a riflettere su iò che sarebbe accaduto. Le prime stelle già illuminavano i pallidi prati ed il freddo era pungente.
Era da dieci anni che avrei voluto rrplicare quella fotografia. Come fosse un gioco contro il tempo, capace di riportarmi a tutte le senzazioni di quella sera. Forse per registrare su fotografia tutto ciò che poi è avvenuto. Dopo il lungo viaggio, dopo il lungo abbraccio. Dopo due figli. Dopo che il tempo ci ha preso solo in giro, ed è tonato al suo principio. Eccomi di nuovo quì da solo sul prato a pensare di tornare da te. Come uno strano fenomeno magnetico ripeto quel viaggio e lo ripeterò ancora.
Il Giro è passato da ore, il sole è alto e brucia ancora la pelle; l'aria calda di Maggio diventa quasi palpabile. Dall'albero del maggiociondolo i fiori gialli si moltiplicano. C'è una foto nel cassetto di casa, che è stata fatta qui, o da un altra angolazione, poco importa. Perchè ciò che davvero conta, non si riesce a davvero vedere.
Verso Rocca di Cambio, Maggio 2012 |
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