Le storie che preferisco, ormai mi conoscete, non sono quelle che parlano di vittorie. Almeno, non solo quelle. Le storie che un traguardo racconta parlano di tensione che si taglia con il coltello che si libera on un boato assordante.Parlano di volti ignoti che per un attimo si illuminano di notorietà. Parlano di fatica tremenda ch non si lava neppure dopo la vittoria e di sofferenza fisica, di preoccupazione verso una ferita che non fa male soltanto per le bott prese ma perchè lascia l'atleta spoglio di quella scorza invincibile di cui è solitamente ricoperto. Un atleta ferito è un atleta da buttare. Ed il primo a saperlo, sulla propria pelle, è proprio lui.
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