lunedì 11 febbraio 2013

Mario Cipollini

Mario Cipollini - Ricordo del Giro d'Italia 2003 / Memory of Giro d'Italia 2003
Era un caldo giorno di Maggio, anticipo d'una estate caldissima quando il Giro passò nell'Italia centrale dirigendosi verso nord. Era l'anno di Cipollini in maglia iridata ed ero andato a vedere la corsa con un caro amico. La trattoria era piena di avventori e posteggiammo nel grande parcheggio in attesa del Giro. Nel gruppo si distingueva lui. Gigantesco, con quella divisa luminosa, circondato dai compagni zebrati. Ai confini della sua terra la gente sulla strada era tutta per lui.
 
It was a warm day in May. The beginning of one of the warmest summer I can remember. The Giro was passing the central Italy bounding north and I went to watch the race with a good friend. We stopped near a country restaurant that was full of people, also waiting the race. We were close to the border of the Tuscany, land of Mario Cipollini, and he was wearing the rainbow jersey. All the people on the roadside, was for him.  

7 commenti:

Anonimo ha detto...

non facciamoci illusioni, sono tutti dopati.....

Michele Mazzieri ha detto...

io invece mi ricordo di lui alla cronometro ancona-ancona del '99. Ero nel tornante in discesa al 20% subito dopo il GPM. Cipollini passò a una velocità impressionante, anche Pantani in rosa era velocissimo, ma SuperMario#1 di più e sì che non aveva nessun motivo per rischiare giù per quella collina.
quanto al doping, mi ricordo che in quegli anni si diceva che la mascella gli fosse cresciuta di 2cm per via del GH. Saranno state puttanate, per carità però...

Alessandro Federico ha detto...

anonimo:
tutti dopati? può darsi; sicuramente per tutti c'è uno pazio nel nostro album!

Michele:
bel ricordo il tuo. Autentico perchè vissuto sul posto, dal bordo strada.

Anonimo ha detto...

Spazio per tutti? ok,ma che delusione vedere dei campioni fare grandi cose, e poi avere l'ennesima conferma che i fenomeni non esistono.Purtroppo non sara' l'ultimo...

Alessandro Federico ha detto...

Anonimo:
qui ti sbagli.
Malacarne, che finisce la tappa dopo una caduta tremenda, Tjallingi che tira tutto il giorno per un compagno in maglia rosa e tanti altri che ho raccontato su queste pagine.
I fenomeni esistono, ma spesso non sono quelli che la stampa racconta.
Cipollini? Ha fatto cose grandiose ed anche cose meno valide. Le spinte su Mortirolo '97 furono molto peggio di qualunque presunto doping.

Anonimo ha detto...

Fenomeni sono tutti quelli che trovano il coraggio di partecipare sapendo di restare nell'anonimato assoluto,ma i fenomeni che intendevo io sono quelli che tagliano il traguardo e sono disposti a tutto per farlo, infangando e vanificando i sacrifici enormi dei propri compagni di squadra e di tutti quelli che danno spettacolo in gara.Illudendo compagni, tifosi,etc.

Anonimo ha detto...

Aggiungerei ancora che i fenomeni sono tutti quelli che hanno la capacita' di rispettare ,tifosi ,appassionati ,sportivi in genere che li seguono dal vivo,in tv ,etc,. e si appassionano alle loro imprese in modo del tutto gratuito ,e nel caso dei vincenti vengono poi traditi in maniera vergognosa(vedi L.A e i 7 tour).Questo vale per tutti gli sport.