Adriano Malori - Ricordo del Giro d'Italia 2012 |
Il ragazzo è cresciuto. Lo ricordo la mattina di Recanati, al villaggio di partenza, frastornato dall'attenzione degli addetti e dal colore della propria maglia. Durò troppo poco, o forse il tempo giusto, quell'avventura. Il pomeriggio, verso Rocca di Cambio lasciò la rosa su una salita Abbruzzese, ne troppo dura ne morbida a sufficienza, e con la maglia abbandonò anche la ribalta. Ha lavorato sodo quel ragazzo, e quest'anno ha già vinto nella sua specialità (la cronometro) contro i migliori al mondo. Il ciclismo non è lo sport d'una stagione. E' il viaggio d'un uomo e lo sviluppo del suo fisico. Per Adriano il meglio deve ancora venire.
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