Ryder Hesjedal - Ricordo del Colle delle Finestre 2015 |
Hesjedal non è mai fuori classifica, non è mai vinto. In
qualsiasi momento può riemergere, riaprire la corsa. Hesjedal è una spina nel
fianco per chiunque: crea scompiglio, parte da lontano, o ripete per decine di
volte accelerazioni che, alla lunga, risultano indigeste anche agli atleti più in
forma. Quando Hesjedal trova le gambe diventa cattivo, non calcola, non fa
alleanze, non fa prigionieri. Diventa una macchina che schiaccia tutto ciò che
trova davanti. Ne punto d’appoggio, ne avversario da saltare, egli esprime se
stesso in modo del tutto scriteriato ma decisamente innovativo. Non è matto, ne
suicida; egli è un moderno Ulisse, con una meta chiara, ma imprigionato nel
proprio viaggio, nel proprio destino di corridore che deve rimontare.
3 commenti:
Un corridore simpatico. Peccato che l'unico grande giro in cui le abbia imbroccate tutte sia stato quello che doveva vincere Purito Rodriguez. Quest'anno, non avesse preso 5' a La Spezia chissà come sarebbe finita?
Ho pensato e ripensato a quel Giro. La Liquigas bloccò la corsa sin dalle prime tappe; Basso faceva paura e Purito non affondò il colpo la prima settimana. Se vai a rivedere l'arrivo a Lago Laceno ti accorgi che Hesjedal quel giorno poteva essere fatto fuori.
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