mercoledì 3 giugno 2015

Ryder Hesjedal

Ryder Hesjedal - Ricordo del Colle delle Finestre 2015


Hesjedal non è mai fuori classifica, non è mai vinto. In qualsiasi momento può riemergere, riaprire la corsa. Hesjedal è una spina nel fianco per chiunque: crea scompiglio, parte da lontano, o ripete per decine di volte accelerazioni che, alla lunga, risultano indigeste anche agli atleti più in forma. Quando Hesjedal trova le gambe diventa cattivo, non calcola, non fa alleanze, non fa prigionieri. Diventa una macchina che schiaccia tutto ciò che trova davanti. Ne punto d’appoggio, ne avversario da saltare, egli esprime se stesso in modo del tutto scriteriato ma decisamente innovativo. Non è matto, ne suicida; egli è un moderno Ulisse, con una meta chiara, ma imprigionato nel proprio viaggio, nel proprio destino di corridore che deve rimontare.

3 commenti:

Michele Mazzieri ha detto...

Un corridore simpatico. Peccato che l'unico grande giro in cui le abbia imbroccate tutte sia stato quello che doveva vincere Purito Rodriguez. Quest'anno, non avesse preso 5' a La Spezia chissà come sarebbe finita?

Alessandro Federico ha detto...

Ho pensato e ripensato a quel Giro. La Liquigas bloccò la corsa sin dalle prime tappe; Basso faceva paura e Purito non affondò il colpo la prima settimana. Se vai a rivedere l'arrivo a Lago Laceno ti accorgi che Hesjedal quel giorno poteva essere fatto fuori.

Alessandro Federico ha detto...
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