Colle della Lombarda, 28 Maggio 2016 |
Sul versante Francese il Colle della Lombarda nasconde se stesso sino agli ultimi metri. Da quando in valle si lascia Isola, vi è soltanto una lunga ampia strada a tornanti che risale un vallone molto stretto. Ma il peggio arriva quando si giunge alla stazione di Isola 2000, un complesso fine anni '80 costruito soltanto per gli sport invernali, completamente deserto a Maggio (neppure un bar aperto). Dopo questo ecomostro si risale il crinale su una strada più stretta, mentre i larici si diradano sino a giungere all'ultimo chilometro di strada. E' li che la vista si allarga sulle creste dei monti, è li che le genziane fioriscono, e rimbombano i gridi delle marmotte. E' li che Vincenzo Nibali ha fatto letteralmente impazzire i suoi tifosi sulla strada, che lo aspettavano da tante ore. Erano quasi tutti Italiani, risaliti in bici o a piedi dal versante nazionale (21 chilometri.. non so se mi spiego) o costretti ad un giro lunghissimo per risalire dal versante Francese. Ho scelto questa fotografia per riassumere quanto accaduto nelle ultime due tappe di montagna del Giro d'Italia. Nibali che scala in solitudine dopo aver staccato tutti: guardate l'entusiasmo. Guardate i tifosi sulla strada, che non sanno più se corrergli dietro, se saltare, se esultare o in quale altro modo scatenare la loro incredulità. Sembrano bambini, tutti consapevoli di assistere all'atto decisivo del Giro che consacra un corridore anomalo; che si esalta, che sbaglia i tempi, che si demoralizza, che persino s'incazza. Ma che alla fine riesce a a lasciarci tutti a bocca aperta. Così, increduli. Come bambini.
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