Genova, via XX Settembre - Ricordo del Giro d'Italia 2000 |
Via XX Settembre a Genova è il
crocevia obbligatorio per chiunque passi in città. Così anche il Giro d’Italia,
nel suo vagabondare, prima o poi transita da lì. E’ una strada di quasi un
chilometro, dritta come un fuso e tutta in salita, che dalle rive del torrente Bisagno
(protagonista assoluto delle inondazioni cittadine) porta in vetta alla collina
su cui si colloca Piazza de Ferrari, il cuore della Superba. E’ su quella
piazza che si affacciano il teatro Carlo Felice ed il Palazzo Ducale, oltre al Palazzo
della Regione ed il palazzo della Nuova Borsa Valori, simbolo stesso della
storia della città, un tempo commercialmente potentissima. Passeggiando lungo
questa strada, dai larghi marciapiedi, e ricca di bellissimi negozi,
l’osservatore attento si rende subito conto di essere capitato in un luogo architettonicamente
complesso (Genova lo è!), dove gli edifici nascono su altri edifici
stratificandosi, e rendendo talvolta inutilizzabili il proprio senso
dell’orientamento. Il Ponte Monumentale, che scavalca Via XX a metà della sua
lunghezza, e la chiesa romanica di Santo Stefano, affacciata sulla stessa via da
un balcone, sono i simboli magnifici ed ingombranti di una terra che non
concede spazi e cui l’uomo ha dovuto adattarsi per poterli comunque ricavare.
La fotografia risale alla soleggiata
mattina de primo Giugno del 2000, quando uscii di corsa dall’aula laureandi per
potermi godere la partenza della tappa del Giro che portava a Prato Nevoso
(vittoria di Garzelli). Il giorno prima mi ero perso l’arrivo vittorioso di
Alvaro Gonzales alla Foce, impegnato com’ero a completare la tesi, che avrei
discusso un paio di giorni più tardi. Giusto il tempo di vedere da vicino i
corridori, e poi immortalare il gruppo che risaliva Via XX tra due ali di
folla. Fu quello il momento in cui decisi che, tesi o non tesi, avrei dovuto
essere sul Colle dell’Agnello il giorno sucessivo. Ma questa è un'altra
storia..
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