Giro 2016 - Eros Capecchi tra le vigne del Chianti |
La crono dei vini al Giro d'Italia. Il Chianti Classico nel 2016. Una giornata completa, dall'agonismo alla meteorologia, dalle colline agli affettati. Le vigne, a tratti splendenti col sole, a tratti appesantite dalla pioggia. Comunque a fare da cornice a corridori e tifosi, con un occhio alla strada e l'altro a un rosso su un tavolo apparecchiato qualche metro più in là. Un vento zuppo muoveva paure e bandiere, soprattutto quelle belghe di una famiglia di camperisti, esperta di corse bagnate. Per un attimo ho pensato se salire al riparo insieme a loro, ma alla fine ho optato per la mia solita e ormai proverbiale doccia di strada. Prima, però, ho avuto il tempo di salire e riscendere, osservare e chiacchierare. E ripensare alla partenza della mattina, che avevo visto a Radda in Chianti, in piedi su una panchina a tifare per uno dei primi a prendere il via, Ji Cheng dalla Cina. In attesa di un finale sorprendente e molto scenografico, con la pioggia ormai alle spalle, ma comunque ancora capace di dipingere di riflessi la strada umida.
Con Alessandro e Angelo eravamo a qualche chilometro di distanza, ma assaporavamo gli stessi profumi. La Toscana non è terra da chiedere i documenti al Giro, le bici sono elementi naturali, le corse un pezzo importante di storia. E nemmeno terra da chiedere i documenti a Eros Capecchi, uno dei figli prediletti di queste zone, ondulate e magnifiche.
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