giovedì 9 marzo 2017

La Tirreno-Adriatico ritrova la Tuscia


La Tuscia e il ciclismo torneranno insieme, sabato prossimo, 11 marzo, in occasione della 4a tappa della Tirreno-Adriatico 2017. Partenza da Montalto di Castro e arrivo sul Terminillo, dopo 187 km di corsa. Nel percorso, passaggio per Tuscania, Viterbo, Canepina, Vallerano, Vignanello (dove abito), Corchiano, Quartaccio e Sassacci, per un totale di 88.4 km in provincia di Viterbo, prima di sconfinare nella provincia di Rieti. Per me sono le strade 'di casa', ci ho pedalato - lentamente - almeno una volta e non potevo non andare a fare qualche foto per rivedere i punti più interessanti del percorso.

A Montalto di Castro la partenza sarà nello stesso punto dello scorso anno. Foglio firma nella piazza del Castello Guglielmi e poi via, passando di fronte al Teatro Lea Padovani, in direzione Tuscania. Prima parte di tappa pianeggiante, senza grosse insidie, con una bella vista sulle ampie propaggini della Maremma laziale. Sarà il tratto di strada in cui quasi sicuramente nascerà la prima fuga di giornata, come un anno fa. Sull'asfalto si intravedono ancora scritte dei tifosi di Fabio Aru.

La 4a tappa partirà da qui, Montalto di Castro
Lungo i primi tratti, scritte sull'asfalto per Fabio Aru

Il passaggio a Tuscania sarà rapido, quasi tutto in discesa, con la carovana che lascerà alla propria sinistra lo spettacolo della Chiesa di San Pietro. Lo scorso anno ero lì a fare foto proprio alla Tirreno-Adriatico e, tempo prima, anche Alessandro ha avuto occasione di conoscere Tuscania, per il Giro del 2015.

La Chiesa di San Pietro a Tuscania, un gioiello sfiorato dalla corsa

L’ingresso a Viterbo, dopo un tratto leggermente ondulato, lancerà i corridori su via della Palazzina, in leggera salita, verso un Traguardo Volante.
Una strada ampia, che costeggia le mura medievali fino a Porta Romana, porterà i corridori all’inizio della prima salita di giornata, "La Colonnetta". Quota 777 m, valido come GPM, non molto difficile, ma neanche troppo regolare, alcuni tratti più impegnativi di altri. Sinceramente, non sono riuscito a scoprire il motivo del nome "La Colonnetta", ma non mi fermo qui con la ricerca.


Un tratto del GPM "La Colonnetta"
Il Terminillo innevato appare già all'orizzonte

Tagliato il traguardo del GPM, picchiata in discesa con un paio di tornanti verso Canepina, che verrà attraversata per intero, e ingresso a Vallerano. Da qui in poi, i corridori avranno sempre davanti ai loro occhi il profilo innevato del Monte Terminillo, ancora distante, ma già presente nei loro pensieri di fine tappa. Questa stessa discesa, fino a Vallerano, fu affrontata, nel verso contrario, nella Tirreno-Adriatico del 1995, quando l'arrivo di tappa era posto in cima alla salita della Faggeta. Vinse Gianluca Pierobon dopo una lunghissima fuga. Io c'ero e mi ricordo che in gruppo riconobbi Massimo Ghirotto. Fu la prima corsa che vidi dal vivo e che mi fece innamorare del vento che si alza al passaggio del gruppo.


Il passaggio a Canepina...
...e quello a Vallerano

Vignanello arriverà subito dopo, attraversato in discesa per via San Rocco fino alla 'Valle', dove una svolta destra/sinistra vedrà l'attraversamento di un passaggio a livello. L'ultima volta che una corsa passò da noi fu in occasione del Giro d'Italia 2011, nella tappa Orvieto-Fiuggi Terme, in una stupenda e affollata Piazza della Repubblica. La Tirreno-Adriatico, invece, non tornava dal 1983.

Vignanello, torna il ciclismo dopo il Giro d'Italia 2011

Ancora discesa, verso Corchiano, e svolta in direzione Quartaccio. Un lungo rettilineo in leggera discesa porterà il gruppo ad immettersi sulla Via Flaminia, che introdurrà dopo qualche kilometro, attraverso Borghetto, la provincia di Rieti.
Ci prepariamo ad un giorno di festa, di quelli che il ciclismo sa regalare.


Anche il Monte Soratte affianca la corsa dopo Corchiano


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