mercoledì 22 marzo 2017

La via Aurelia / Milano-Sanremo 2017



Non so esattamente perché mi piaccia il ciclismo su strada e non quello fuori. Di sicuro c'entra la sensazione dell'asfalto che scorre sotto le ruote quando pedalo. La naturalezza e la regolarità della posizione in bici. Anche il calore avvolgente che sale quando fa caldissimo, il mio clima ideale.
Ma c'è qualcosa di più. C'è che le corse di ciclismo, quello vero, quello dei professionisti, passano per strade importanti. O, per altri versi, rendono importanti strade anonime. Le celebrano nella loro difficoltà tecnica o nella loro meraviglia paesaggistica. Ne fanno scoprire scorci e gente speciale che li abita. Le incidono nei ricordi con forza e con un'immagine ben definita.
Sanremo, la Liguria, è la via Aurelia. Che vive già da oltre 500 chilometri, conosce altri mari e altri accenti, tramonti poetici e cucine altrettanto letterarie. Roma culla tutte queste vie in un solo abbraccio, ma forse non conosce più come un tempo tutte le loro ricchezze.

Ai Piani d'Invrea, uno di questi posti magici, il mare ti dà il benvenuto e i pini fanno da cornice a una lingua di asfalto nuovo. È la via Aurelia, elegante e matura, che aspetta in silenzio l'arrivo di un'altra Milano-Sanremo. Grandi e bambini, ciclisti per passione e vicini di casa, seduti su un muretto o poggiati a un guardail, col panino fra i denti e le scarpe consumate.

Tutti insieme, al chilometro 556.


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