Mi piacciono queste tappe del Tour che attraversano il Midi. Oggi a dire il vero si passava ancora sui Pirenei. I Bassi Pirenei, ma senza toccare salitone tipo Pahileres o Plateau de Beille. Si arrivava sempre nell'Arriege ma a Foix, in testa alla valle. Così il profilo era più quello di una tappa di transizione, con qualche trabocchetto. Fugone a lunga gittata e vittoria di Arvesen (Norvegese), che è proprio un bel corridore.
Dicevo che queste tappe, tipiche della seconda settimana, sono bellissime. La classifica è già delineata e non si corre più sul filo del nervosismo. Meno cadute, meno treni folli ad alta velocità. Spazio a chi ha coraggio e voglia di soffrire. Si, soffrire. Perchè la in fuga è durissima. Il caldo di quei posti ti schiaccia e ti spegne piano piano.
Da notare che è tornato in gruppo l'odiatissimo body giallo. La pessima iniziativa è firmata Cadel Evans. Guferemo alla grande.
Non sono riuscito a scorgere Riccò con la maglia a pois mentre Freire porta maglia verde e pantaloncini dei colori sociali; la classe non è acqua.
Nessun commento:
Posta un commento