Quando preparavo la copertina del Giro avevo due scelte. Una bella forografia del gruppo, oppure acchiappare la foto del vincitore. Ho voluto rischiare ed ho deciso di caricare una bella foto di Basso, scattata lo scorso anno sul Petrano. Perchè Basso? Perchè è un concretone. Uno tosto, come piace a me. Poi era accaduto un po' di tutto, e temevo che il mio azzardo venisse disatteso. Tre giorni fa Basso pareva tagliato fuori. Oggi tutti si sbrodolano, ed allora preferisco vedere un altro lato della medaglia. Basso non ha ancora vinto. Quello davanti (Arroyo) non molla, e quelli subito dietro neppure. Certamente siamo al quarto giorno di soddisfazione Italiana. Dopo un inizio disastroso stiamo vincendo le tappe più importanti. Niente male; sono contento che il mio pessimismo fosse eccessivo. Attenzione però: abbiamo una sola squadra competitiva (Liquigas), tutto il resto è in ombra, anche se sono contento che Cunego si faccia rispettare, secondo me si sta addirittura superando. Se solo si dedicasse alle Classiche...
Cosa accade adesso? Basso ed Evans sono costretti ad attaccare per rientrare su Arroyo. Sastre è uno che c'è sempre, e potrebbe addirittura trarre vantaggio dall'attuale confusione (come già accaduto a L'Aquila). Se Basso continuasse su questi ritmi spalmerebbe tutti come nel 2006. Diciamo che da allora sono accadute due o tre cosette che hanno cambiato il quadro. Occhi aperti quindi, le sorprese non sono finite.
Nessun commento:
Posta un commento