sabato 22 maggio 2010

Il divino Grappa

Avete visto che tappa? Avete visto che salita? E che discesa! Avevo sempre sentito parlare del Monte Grappa ma non lo conoscevo. Quella stradina stretta che sale senza fine sulla costa è un vero e proprio stadio del ciclismo. E che gente. Di tornante in tornante la pianura diviene prima foschia e poi un posto lontano, confuso in un chiarore. Ma la discesa riporta piano piano verso quel chiarore. La forza di gravità gioca duro e bisogna saperla gestire. Chi meglio dialoga con curve e precipizi è Nibali, che non ne sbaglia una. Dietro il povero Evans sembra sempre più solo e temo che prima o poi pagherà duramente. Vinokurov scherza Sastre e se ne va, mentre gli altri se ne scendono assieme facendosi foza l'un l'altro. Il ciclismo diventa una storia speciale quando i corridori si danno battaglia senza rispasmiarsi colpi. Se la lotta non è crudele, inutile, non ci piace.

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