domenica 12 settembre 2010

Complicazioni Mondiali

Il Belga Gilbert. Favorito del Mondiale Australiano e delle grandi corse d'autunno (foto Alefederico).



Un Mondiale a testa in giù non si era mai visto. Di licenze extra Europee già ne avevamo vissute, l’ultima volta in Canada nel 2003. Mai ci si era spinti così lontano, addirittura sull’altro emisfero. Giusto? Forse si, anche se deve rimanere un eccezione. Giusto perché il movimento Australiano è una cosa maledettamente seria. Il Campione del Mondo in carica (Evans) è Australiano e di Australiani il gruppo che conta ne è davvero pieno. Pensiamo a Rogers, a Mc Ewen (un po’ anzianotto ormai), a Gerrans, ad Haussler ed a tanti altri. Eccezione deve rimanere perché l’Europa è la culla del grande ciclismo. Italia, Francia, Belgio, Olanda e Svizzera devono mantenere, in qualche modo, la precedenza. Le incognite di questa edizione? Moltissime. A cominciare dall’adattamento: i corridori partiranno in anticipo per evitare problemi di fuso e acclimatamento (Freire è già partito). Normalmente la trasferta non deve essere ne troppo lunga ne troppo corta. Se ci pianti le radici, finisce che ti rilassi e perdi smalto. Arrivare troppo tardi invece significa non consentire al proprio fisico di adattarsi. Che tipo di clima si incontrerà? Ricordo inoltre che proprio a partire da quest’anno il Mondiale perderà la caratteristica di “corsa in circuito”. I professionisti affronteranno addirittura un trasferimento di circa 100 km in linea, prima di giungere sul circuito iridato: novità mica da ridere. Ricordiamoci che le squadre più numerose sono di 9 corridori e nessuno vorrà spremere i gregari durante il trasferimento… chissà che qualche volpone non ne approfitti? Passiamo ai favoriti. Io direi Gilbert, nettamente. Sta correndo una Vuelta pazzesca e per quel giorno sarà preparatissimo. Se non trova nemici in casa (Boonen?) sarà il vero faro della corsa. Gli Spagnoli? Attenzione perché da quando la Vuelta si corre a Settembre loro sono sempre davanti (Freire rimane il vero leader, ma quel Rodriguez…). Gli Australiani? Certamente, giocano in casa e faranno i matti. I Russi hanno ormai preso la mira e sono pronti per la loro prima maglia iridata tra i Pro’ (Kolobnev!!!). Occhio a Cancellara ed ai tanti altri cani sciolti. Gli Azzurri? Non sono favoriti (ci mancherebbe ancora), ma vedrete come sapremo rubarci quel ruolo; giusto per evitare di vivere in pace la vigilia.

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