sabato 2 ottobre 2010

Che sia guerra!


Poche ore al Mondiale, quando laggiù in Australia è già notte ed ogni cosa o sentimento riposa sotto la gelida coperta dell’attesa. Ho guardato con attenzione quanto accaduto sia per le donne che per gli under 23. Il percorso garantirà alla lunga una selezione importante ed arride anche alla sparata di un atleta in grandissima forma, sebbene quegli ultimi 500 metri con il naso all’insù siano una maledizione per chi è davanti. Se finirà in volata ristretta (probabile) dovremo guardare bene cosa accade in seconda linea sino ai 200 metri (forse meno ancora). E’ lì che la bestia si deve scatenare! Inutile negarlo: sembra fatto apposta per Gilbert. Il Belga potrebbe anche non attendere la volata, ma schizzare subito dopo la seconda salita, sperando che Spagnoli ed Italiani siano rimasti senza gambe.
Noi puntiamo su Pozzato. Purtroppo il vicentino continua a far parlare di se più per l’extra corse che per i risultati. Adesso è la volta del sacrificio sessuale. Sebbene la storia sia sicuramente stata montata dai giornalisti (pensate che livello, le nostre “penne”), avrei qualcosa da dire a riguardo. La vita privata di Pozzato è affar suo. I sentimenti sbattuti sui titoli francamente mi rivoltano e mi costerna il fatto che il ragazzo se le lasci scrivere. Forse è questa sua arrendevolezza, questa sua ossessione ad evitare di farsi dei nemici (sia in gruppo che fuori) che lo porta poi a perdere troppe occasioni in corsa. Sempre pronto a “dare il cinque” a chi ha vinto, a giustificarsi per il troppo agonismo che serpeggia in gruppo. Se stanotte Filippo Pozzato decidesse che adesso è venuto il momento di mantenere qualche promessa, forse, anche noi Italiani potremmo gioire di un Mondiale mai così lontano.

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