venerdì 25 marzo 2011

Gand Wevelgem 2011. Comincia il nord.

Il pave del Kemmelberg - Foto Jered Gruber
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Stradine, ciottoli e fango. Da Wevelgem in poi si ripiomba nell’inverno. E’ un altro tipo di ciclismo rispetto a quello visto sino ad ora. I corridori ne hanno avuto un assaggio all’Het un mese fa, ma era tanto per scherzare. Da Wevelgem in avanti si fa sul serio, specialmente per certi draghi che attendono tutto l’anno le loro Classiche. Parliamo di Fiandre e Roubaix su tutte, ovviamente. E parliamo di Boonen, Devolder, Cancellara, Hoste, Hushovd, ma anche i nostri Pozzato, Oss e Ballan. E tanti altri. La Gand è una corsa che ha spesso cambiato pelle e che vive una collocazione felice la domenica prima del Giro delle Fiandre. Una vera e propria prova generale prima della festa nazionale Belga: la Ronde. Ma neppure paragonabile alla “Ronde”, trova il suo simbolo nel Kemmelberg, una collina che porta sulla sommità un monumento ai caduti della guerra. Ecco l’inferno del Nord. Un nome che è stato ripreso per identificare la durezza di queste gare, ma che ha la sua genesi nella devastazione di questi luoghi all’alba del primo giorno di pace. Terre di uomini duri, di accento duro, di duro odore di birra e di freddo. Per vincere quassù bisogna conoscere le strade quasi a memoria. Da un chilometro all’altro cambia il paesaggio, il tempo ed il vento. Basta una curva per creare il finimondo, un ventaglio per rimanere tagliati fuori.
E la Gand è proprio la corsa dei ventagli, visto che il suo percorso porta dritto verso il Mare del Nord, sino a costeggiarne le spiagge per un lungo tratto. Su quella strada può davvero accadere di tutto. Bisogna stare davanti perché il vento può essere trasversale e spezzare un più tronconi il gruppo. Basta un corridore a creare il “buco”. Occhi aperti quindi per i favoriti, che conoscono il trabocchetto. Le difficoltà altimetriche arrivano dopo la seconda metà e, pur distanti dall’arrivo, selezionano il gruppetto che si gioca la corsa.
Per anni questa gara è stata dedicata ai velocisti. Gente come Cipollini ed Abdujaparov quasi veniva alle mani per passare prima su quel traguardo. Traguardo posto su un lungo e veloce rettilineo. Comincia il Nord, godiamoci questa corsa, che ci darà spunti interessanti per le Gradissime a seguire. Per Fiandre e Roubaix, inutile girarci attorno, si passa di qui.

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