lunedì 9 maggio 2011

Giro 3a tappa - Wouter Weylandt



Oggi al Passo del Bocco era una giornata meravigliosa. Oggi era una di quelle giornate che aspetti un anno intero. Si vede il mare; così blu e lontano, tanto da sembrare finto. Oggi al Passo del Bocco sembrava di stare in Paradiso...



Perchè la gente li ama...



Nonostante siano dei maledetti dopati. Nonostante si facciano come dei drogati, od almeno così si dica, appaiono così fragili. Avete mai visto un ciclista da vicino? è esile, è fragile. Quasi inadeguato a quella sfida che lo attende. La gente ne rimane affascinata. Li vuole toccare per vedere se sono veri. Non si chiede più, la gente, davanti ai ciclisti, se davvero usano sostanze proibite. E pensa alla strada, la gente. La stessa strada così irta di pericoli e di tranelli. La stessa strada che accompagna ognuno di noi verso casa; quella che ci separa e quella che ci unisce. La strada di casa o quella sconosciuta. La strada del rientro. E quando il Giro d'Italia attraversa le strade che la gente conosce, le stesse vie regalano emozioni mai neppure immaginate. Quegli uomini esili e fragili sono lo specchio delle nostre paure, della nostra voglia di abbandonare tutto e pedalare ed anche dei nostri vizi. La gente li ama perchè i ciclisti sono la gente.

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