Il Tour de France sancisce senza dubbio l'inizi di una nuova estate. I caldi pomeriggi di Luglio saranno così accompagnati dal ciclismo dei grandi (speriamo). Un anno dopo si ripropone lo scontro tra Schleck e Contador con tutti gli altri (Basso incluso) a fare da contorno. Il ricciolo quest'anno gira antiorario e quindi proporrà prima Pirenei e poi Alpi con un abbuffata di montagne su entrambe le catene montuose. Dalle mie parti il grano già è stato tagliato, mentre sono rigogliosi i campi di girasole. Le strade del Tour attraverseranno gli infiniti campi di grano della Francia e, verso la fine, vedremo anche i magici girasoli. Il caldo la farà da padrone ma il freddo dei primi giorni al Nord potrà fare male a qualcuno. Sulle strade che hanno reso leggendario il ciclismo un gruppo ancora in cerca di un padrone sfilerà un poco pensieroso. Contador, che ne ha vinti ben tre non è ancora il capo. Appeso al filo di un giudizio che verrà dato a posteriori, verrà guardato di sbieco dai tanti sulla strada. Non è il doping a metterlo in ombra, casomai quei mancati duelli, quel terrore di apparire il cattivo senza capire che questa corsa ha maldettamente bisogno di un anima a cui aggrapparsi. Che sia un anima crudele poco importa; ma abbiao bisogno che ci facciano battere il cuore. Abbiamo bisogno di storie semplici ed autentiche.
L'estate comincia, non v'è dubbio alcuno. Buon viaggio.
L'estate comincia, non v'è dubbio alcuno. Buon viaggio.
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