Il Tour de France si avvia verso l'ultima decisiva settimana e gli equilibri delle prime poizioni non sono ancora stati scalfiti. Tanto che un corridore gneroso e combattivo, ma certo non accreditato per la maglia gialla di Parigi sta vestendo il simbolo del primato, senza apparente affanno nelle tappe Pirenaiche. Di attacchi non se ne sono visti; tutti arroccati sulle loro posizioni a cominciare dagli Schleck che punzecchiano ma non affondano mai il colpo. Chi trae giovamento da questa situazione? Er pistolero, ovviamente. Affaticato dal Giro, ammaccato dalle cadute della prima settimana, a Contador è stato concesso tempo prezioso per rimettersi in pista. Ricordiamoci sempre che questo ha vinto tutte le corse a tappe a cui ha partecipato, dal 2007 in avanti. Sicuramente ieri sera, a Plateau de Beille si fregava le mani. I prossimi giorni saranno piouttosto tranquilli (anche se al Tour le sorprese sono dietro l'angolo) e poi si affonteranno le meravigliose Alpi. A cominciare dal magnifico Agnello per finire poi sull'Alpe d'Huez. Questo Tour si giocherà in quei due giorni e forse ancor più nella cronometro finale. Per quanto riguarda gli Italiani, grazie a nonno Basso facciamo la nostra figura. Speranze di vederlo sul podio poche, ma Basso è un vero duro e va ammirato per come sta correndo. Cunego altalenante è già un miracolo che venga inquadrato nel gruppetto dei primi. Mai visto, dai tempi di Bugno, un corridore tanto enigmatico.
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