Gli scorci struggenti del Giro della Lombardia |
Non vi è una corsa così affascinante nell'intero arco dell'anno. L'ultima grande occasione, quella che segnala che davvero è finita la grande avventura. La prima volta che ho assitito dal vivo al Giro di Lombardia fu nel 1997, sul Colle del Gallo, dove Jalabert prese il largo. Poi ho avuto la fortuna di assistere a tante altre edizioni e di vivere da corrispondente molte di quelle degli ultimi anni, sul Lungo Lario a Como. Il Lombardia cambia spesso percorso ma il fascino è sempre quello. I silenziosi boschi che la corsa attraversa sono già innondati d'autunno, ed è spesso struggente attendere i corridori rendendosi conto che è per l'ultima volta. Quest'anno il percorso è molto simile a quello dello scorso anno: tre salite durissime ed un finale tecnico adatto a chi ha tanta benzina nelle gambe. Ma la grande svolta dell'edizione 2012 è il passaggio sul Muro di Sormano, una lingua d'asfalto che punta verso il cielo verso metà corsa, che farà letteralmente impazzire corridori e tifosi (per motivi un tantino diversi...). Onore e merito a coloro che sapranno superare quel terribile ostacolo!
3 commenti:
Sono in attesa dell'accredito che ritirerò direttamente a Bergamo il giorno della partenza, un po' di foto lì e poi di corsa a Sormano per il Muro e giù altre foto poi di corsa a Lecco per l'arrivo e via col finale di stagione...
Ma noi dove ci vediamo?!?!
Pensavo a Valcava, Sormano e qualcosa dopo...
Vediamoci dopo la gara, a Lecco, per una birra, o quel che vuoi, assieme. Mi piacerebbe moltissimo!
Che bell'idea! Perfetto, siamo già d'accordo, Ale!
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