La strada verso Monte Santa Maria, sulle colline del Metauro |
Richiamato da una stradina asfaltata di recente mi sono ritrovato a pedalare nel passato. Circondato da colline a perdita d'occhio, senza alcuna traccia del progresso se non per la presenza dei pali della luce. La strada, dapprima impervia che saliva a tornanti nel bosco, s'è aperta sulla meraviglia delle creste tondeggianti delle colline del Metauro. Talvolta s'impennava senza pietà e l'impegno raddoppiava. Metà corpo lavorava contro la gravità, l'altra metà sull'equilibrio. Nessun rumore, se non quello del vento e del prorio cuore. Quando già disperavo nel ritrovare un segno che mi riportasse al mio tempo ecco spuntare sulla cima d'una di quelle colline la chiesa di Monte Santa Maria. Un borgo di quattro case e dieci anime tagliato da ogni via di comunicazione moderna e per questo meraviglioso. Da lassù la vista è incantevole. Da lassù ti puoi nascondere, almeno per qualche minuto, da tutto e da tutti. Per poi trovare la pace ed essere felice di rientrare.
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