La squadra Francais des Jeux controlla il gruppetto nella 10a tappa del Giro 2016 |
Inutile seguire il Giro d'Italia sperando di vedere e comprendere la corsa dei primi. Essa è ad appannaggio delle telecamere in diretta, delle agenzia fotografiche e di pochi altri. Se volete vedere il ciclismo dei migliori dovete stare davanti alla televisione. Ma se volete andare oltre, un po' più a fondo, la strada è ancora il luogo migliore dove godersi il ciclismo. Tappa 10, da Campi Bisenzio a Sestola: si attraversa l'appennino tosco emiliano e mi trovo sulle dolci colline modenesi. Al traguardo mancano ancora 100 chilometri ed il gruppo maglia rosa è transitato a circa quattro minuti dalla fuga di giornata. Ma il fine corsa non ha ancora riaperto la strada. Manca il gruppetto. Eccolo che arriva. Praticamente l'intera formazione della Francaise des Jeux comanda un gruppo di circa 20 uomini che lottano contro il tempo massimo. Dentro si trova il velocista Démare, capitano della formazione Francese, altri atleti in difficoltà ed anche il giovane velocista Caleb Ewan. La sera stessa leggo un tweet dell'Australiano: "Almost 200km in grouppetto today and every minute sucked!" - ovvero - "Oggi quasi 200km nel gruppetto ed ogni minuto ha fatto schifo!".
Ecco, quando vediamo i velocisti vincere una tappa piatta e noiosa a fine Giro, ricordiamoci del tweet di Caleb. Forse la tappa apparirà meno monotona.
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