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Valerio Conti - Piancavallo, Giro d'Italia 2017 |
Ho conosciuto Valerio conti alla curva, ad un chilometro dal traguardo.
Era un pomeriggio già caldissimo e lui era in fuga con altri verso Peschici,
reduce da una azione nata già al mattino, una di quelle situazioni che lui
predilige. L’ho conosciuto nel pieno della sua azione, potente e decisa a quel
tornante del castello, dove mi ero assicurato una buona visuale su l’ingresso ma
non altrettanto su l’uscita, coperta da un gonfiabile pubblicitario, tanto che
non mi sono che il giovane corridore della UAE è scivolato lasciando
involontariamente spazio ai suoi compagni di fuga. Occasioni così non ne capitano molte in corse esigenti come il Giro,
quando ogni giorno ci si alza con sensazioni fisiche diverse dal giorno prima.
Conti così, come su quel tornante, non lo abbiamo più visto, neppure verso Canazei,
quando era di nuovo nella fuga buona. L’età è dalla sua e chissà che possa
rivelarsi tra quei cacciatori di tappe e di corse in linea di cui abbiamo tanto
bisogno.
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Il tornante del castello a Peschici - Giro d'Italia 2017 |
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