Oggi parte il Tour de France e mi accorgo che è cambiato qualcosa. Il Tour è sempre il Tour, per carità, ma mi accorgo che sul mio entusiasmo pesano le disgraziate edizioni degli ultimi due anni. C'era una volta il tempo in cui la partenza del Tour segnava l'inizio della mia estate. Ed allora si partiva sulla via di quelle strade che tagliavano l'assolatissima Francia. I viaggi erano lunghi e faticosi ma poi si tornava a casa con il rullino pieno di foto di campioni e di imprese. Erano i Tour di Indurain, di Ullrich di Pantani, di Armstrong. Oggi parte ancora una volta il Grande Tour de France e comincia l'estate. Buttiamoci ancora una volta a cuore aperto, perchè la maglia gialla merita rispetto. Ma che sia chiaro; altrettanto rispetto va riservato alla gente che, ancora una volta, si lascia rapire dall'estate che corre sulle strade di Francia.
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