Splendidi i paesaggi montani della tappa di ieri. Avete visto che salite? Roba da 20 - 30 km ogni volta. Sono zone ancora vergini dove marmotte e poiane sono ancora padroni. Ieri il ciclismo ha invaso quelle vette. A dire il vero è stata una timida visita; mi aspettavo più gente sia sulla Lombarda che sulla Bonette. Il Martedì non aiutava di certo, però, più che al Tour, sembrava di stare alla Vuelta.
Evidentemente non solo io considero la corsa di quest'anno una mezza corsa. La mancanza di un vero faro, di un campione autentico, si fa sentire. Vedremo oggi sulla mitica Alpe d'Huez.
Un puledro di razza è certamente quell'Andy Schleck che tutti abbiamo conosciuto lo scorso anno al Giro. Non fosse stata per la cotta di Hautacam sarebbe decisamente in ballo per soffiare al fratello la maglia gialla.
Ieri è saltato Vandevelde, e questa è una buona notizia. Diciamo la verità, la davanti proprio non ce lo vedevo. Meglio, a questo punto, non vederlo proprio.
Oggi l'Alpe d'Huez, si diceva. Salita mitica di ventuno tornanti. Ma prima I Giganti della Maurienne: Galibier e Croix de Fer. Vedremo altre alchimie tattiche della CSC o ciclismo vero?
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