domenica 22 maggio 2011

15a tappa - Sui Monti del Giro lo strano ballo di Contador

Qualcuno di voi ha forse capito come corre Contador? Per chè io fatico a trovare il filo della sua strategia. Oggi il Giro ha vissuto la sua tappa regina, sui Monti che sono suoi, laddove è stato costruito il mito stesso del Giro d'Italia: le Dolomiti. Non vi è curva che non racconti un impresa, una leggenda, ed i corridori hanno saputo darsi battaglia e rinnovare questa antica leggenda agli occhi dei bambini che un giorno la perpetueranno. Oggi non vi è stato tradimento e quelle sette ore e mezza (per i primi) di grandissima sofferenza valgono quanto oro. Non dimentichiamolo mai. Adesso passiamo a Contador. Prima attacca sul Giau. Poi attacca nuovamente sulla Marmolada. Ed infine ancora sul Gardeccia. Tutte e tre le volte scava un distacco importante ma poi lo perde. Solo sul Gardeccia riesce a mantenere una manciata di secondi su Scarponi. Mai visto una maglia rosa correre così. Ragion vuole che la maglia rosa si muova una volta sola e che sia scelta bene: i veri campioni fanno così. Se poi tutto questo movimento deve essere chiamato spettacolo mi tiro indietro e non commento più. Per me lo spettacolo è un altro. Quando un campione come Contador si muove deve essere un azione senza appello, altrimenti perde di credibilità. E se lo scatto sul Giau serviva per anticipare la discesa di Nibali, come dobbiamo intendere il suo allungo sulla Marmolada? Il Giro adesso entra nella terza decisiva settimana già deciso. Contador è saldamente in testa e rischia di aumentare ancora quel vantaggio. Nessuno ha dimostrato di poterlo attaccare sul suo terreno. Ma io stare attento alle tappe di mercoledì, giovedì e venerdì: chissà che qualcuno abbia imparato la lezione?

Foto RCS

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