Ricordi?
Era l'autunno di tanti anni fa ed eravamo andati a vederla sul Selvino. In fuga
c'erano Freire e Barbero. Era un pomeriggio grigio, di inizio inverno. Non era
freddo ,ma dai boschi veniva l'odore del lungo sonno. Tutto improvvisamente si
sarebbe fermato. Così come accadeva ogni anno sino a Marzo, quando con la
Sanremo tutto sarebbe poi ricominciato. Il viaggio per arrivare laggiù ci era
sembrato lungo, ma il tempo era passato in fretta, perchè trovavamo sempre un
argomento che potesse ingannare il tempo. Era Ottobre ed il cielo era grigio. Ma
era una giornata felice e tu eri euforico. Da tempo non vedevi una corsa, e non
avevo dovuto insistere per farti venire con me. Due minuti per metterti il
vestito del viaggio ed un cappotto più pesante. Quel pomeriggio aspettavamo
Ullrich. Tutti lo aspettavano. La Gazzetta intitolava a grandi caratteri il suo
nome, e tutti eravamo un po' eccitati e speranzosi. Dopo il Selvino ci eravamo
fiondati a Bergamo per guardare la corsa sulle mura della città alta. Ed era
stato un grande spettacolo. Ti aveva impressionato la pendenza della strada. Di
quel ritorno oggi ricordo che per la sera comprammo salsiccia e mangiammo
insieme. Da quella volta il Giro di Lombardia fu la nostra corsa. La vedemmo
insieme l'anno dopo. Poi la vita fece il suo corso e non fu possibile tornare su
quelle strade che oggi la corsa torna a correre. Adesso, che di te e di quel
pomeriggio ho solo il ricordo, penso che domani la corsa ha forse poca
importanza. Penso che ne avremmo potute vedere altre assieme. Da quando tutto in
te si è fermato, forse, ancora attendo Marzo ed il risveglio del bosco. In fondo era d'autunno, la
nostra corsa. Ciao Romolo. Questo ricordo è tutto tuo.
Questo post è stato pubblicato per la prima volta nell'Ottobre 2009.
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