domenica 12 febbraio 2017

Giro 2016 - La Festa di Anghiari



Anghiari, sulla quale ho sempre l'eterno dubbio dell'accento, appare agli occhi con la forza di un posto unico. Di quelli che non si dimenticano. Di quelli che non si confondono. Un rettilineo di 5 km che taglia la campagna aretina e termina con un muro degno delle Fiandre, senza pavé, ma con la Storia d'Italia nell'aria a mettere presto fine a qualsiasi altro tentativo di paragone affrettato. Mi chiedo spesso come ho fatto a scoprirla così tardi. Merito di Alessandro e Angelo, che, parlando della crono del Chianti, mi hanno consigliato di andare lì a vedere la tappa del giorno precedente, la Foligno-Arezzo. Compagno di avventura di quella giornata stupenda è stato un altro Angelo, mio amico dai tempi dell'università a Perugia.

Anghiari è Intrepida, profondamente appassionata di ciclismo, osserva e applaude dalle finestre e dai muretti a picco sulla strada ripida. Veste Garibaldi di rosa, mantello da supereroe e mano distesa a indicare ai corridori la svolta a destra alla fine della salita. O forse no, indicava altro, ma quel giorno i suoi Mille erano Duecento e variopinti.

Dal punto in cui ero affacciato non vedevo la corsa arrivare e per questo è stato ancora più emozionante sentire il boato della folla  enorme  allo spuntare delle prime ruote. E come un'onda accompagnare i corridori man mano che salivano. Non era battaglia, ma festa. Non era la sensazione di un giorno, erano gli occhi di un popolo che trova la sua identità al passaggio di un Giro d'Italia.

Mezz'ora dopo il passaggio dei fuggitivi io ero già con una piadina in mano a parlare di ciclismo e di Anghiari con alcuni ragazzi del posto. Ci raccontavano aneddoti, ci consigliavamo posti da andare a vedere, mi insegnavano parole in toscano. Non sapevamo che dovevano ancora arrivare gli ultimi tre della corsa – Boy van Poppel, Filosi e Viviani – e non sapevamo nemmeno che, da quel bancone a bordo strada, avremmo applaudito un futuro Campione Olimpico. Ad Anghiari, in qualche modo, c'è sempre spazio per un pezzetto di Storia.

14 maggio 2016


Il gruppo dei fuggitivi / Gianluca Brambilla vincerà la tappa ad Arezzo

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