Anche i professionisti procedono a zig-zag sulle coste Marchigiane! |
Quest'oggi, nel centro storico di Recanati è stata presentata la 54° Edizione della corsa dei due mari, che si correrà il prossimo Marzo tra Camaiore e San Benedetto del Tronto.
Sparite. Le montagne improvvisamente sono sparite. Niente Terminillo, niente Prati di Tivo, niente Sassotetto od altre salite da dieci chilometri ed oltre. A Marzo si affrontano le coste Marchigiane, che sono più che sufficienti a far storia e selezione. A Marzo, quando i fossi si animano delle prime rugiade e delle vita che riparte, la Tirreno ritroverà ciò che l’ha resa unica e speciale, le rampe senza fiato delle Marche. Se hai mai camminato sulla Strada Reputolo o sulla Costa dei Cocciari sai di cosa parlo. Se hai mai affrontato Montelupone oppure Ortigliano in bici non le hai certamente dimenticate. Su queste strade si sono misurati corridori di tante generazioni, da De Vlaemick a Moser, da Rominger a Bettini. Gli arrivi si chiamavano Monte Urano, Monte San Pietrangeli poi più giù, verso l’Abruzzo erano Torricella Sicura o Paglieta. Salite corte ed arcigne, giuste per l’inizio stagione, senza esagerare con l’appennino, sempre a rischio neve e fin troppo duro per una primavera che ancora deve arrivare. Nel 2019 si torna a quel disegno, fatto di strappi e percorsi a trabocchetto, pur sperimentando altre colline, abbandonando la provincia di Macerata e spostandosi un po' più a nord, su strade nuove e mai esplorate dalla corsa, ma non per questo meno affascinanti. Già all'orizzonte appaiono le coste del Metauro, dell'Esino e del Musone, che non daranno tregua ai corridori. In quelle terre, le Marche, dove i paesi sono presepi tutto l'anno, adagiati su colli che sembrano dolci ma che a risalirli sperimenti tutto il grave del peso che porti, la Tirreno ritrova se stessa, il suo fascino ed il carattere che la distingue. Che è proprio ciò che si chiede ad una corsa.
1 commento:
ottimo articolo
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