Guardate questa meravigliosa foto di "giacomo81" del forum dello scalatore di salite.ch - si tratta di un dettaglio della salita che giunge in vetta al monte Beigua. Siamo a 4km dalla cima. Questa foto mi ha ricordato che è tempo d'autunno.
E’ vero, non ci sono corse e la bici rimane appoggiata al muro della cantina. C’è stato un tempo in cui l’autunno altro non era che il tempo dell’attesa. Altro non era che il tempo in cui tutto veniva congelato mentre la primavera appariva così lontana, quasi come il Poggio la mattina della Classicissima. Era il tempo delle lunghe passeggiate tra le vetrine della città. Un appuntamento con la fidanzata e poche lire (c’erano le lire!) da spendere per una cioccolata calda. La bici, anche allora, riposava su quel muro. Il tempo è trascorso ed ora l’autunno è un periodo di pace, di sosta. La famiglia attende in casa la sera ed è bello ritrovarsi a mangiare una manciata di castagne davanti alla TV. C’è questo spazio libero, l’autunno, che da respiro alla vita. Non l’avevo mai capito. La bici dorme, è vero. Ma un giorno, presto, si tornerà a viaggiare con la consapevolezza che un altro inverno è passato, ed uno in meno si appende alla lista delle cose da affrontare. Sembra quasi un dono, ma forse è soltanto una fregatura. Tengo stretto questo autunno a me, contemplando la foto di una strada che attraversa il bosco ingiallito. E’ un cammino lieto verso una curva che si spalanca su un prato. Forse. Se fosse un lugubre budello? Non c’è pace nel bosco quando, d’autunno, il tempo cala e le foglie con lui.
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